Deodorazione


L’ODORE CORPOREO

Il processo di formazione dell’odore corporeo prevede l’interazione fra secrezioni ghiandolari, microdesquamazione cutanea e flora batterica.

La tipologia di odore corporeo differisce dalla qualità del secreto e dal tipo specifico di batteri presenti sulla cute.

Le popolazioni microbiche possono essere costituite da:


A) micrococchi. Attaccano gli acidi grassi a catena lunga, li frammentano in molecole piccole e con cattivo odore.

Ad esempio il batterio stafilococcus epidermisus, in seguito alla degradazione enzimatica delle ossidasi, riesce a fermare queste piccole molecole organiche.

B) corineiformi. Attaccano le molecole steroidee. L’odore che formano è ben diverso rispetto a quello prodotto dai micrococchi; è più acre e pungente. E’ caratteristico degli uomini o delle donne in prossimità del ciclo mestruale. Infatti l’assetto ormonale o le variazioni di questo, influenzano notevolmente l’odore del nostro corpo.
Sulla cute vengono rilasciate sostanze organiche ed inorganiche dalle ghiandole sebacee e sudoripare.

Le ghiandole sebacee si trovano su tutta la superficie del corpo tranne che a livello della pianta del piede e il palmo della mano. La maggior parte di esse si trova associata al follicolo pilifero formando il complesso pilosebaceo.
Il sebo prodotto passa dal dotto sebaceo al canale follicolare fino ad arrivare alla superficie cutanea, dove può depositarsi.
Le ghiandole sudoripare si diversificano in apocrine ed eccrine.

Le ghiandole apocrine hanno struttura tubolare semplice e la parte profonda con conformazione glomerulare (a gomitolo), si trova nel derma reticolare.
Come per le ghiandole sebacee anche il dotto escretore delle ghiandole sudoripare apocrine si apre a livello del canale follicolare.
Le ghiandole eccrine, contrariamente alle sebacee ed alle apocrine, hanno il dotto escretore in comunicazione diretta con la cute.

Esse producono in secreto costituito per il 90/95% da acqua. Assolvono all’importante compito della termoregolazione. Infatti in seguito ad un aumento della temperatura corporea (stati febbrili, clima molto caldo), con l’attività secretoria le ghiandole eccrine cercano di dissipare, disperdere il calore in eccesso, attraverso la liberazione di sudore, per preservare l’integrità e il buon funzionamento degli organi interni.

Sia le ghiandole apocrine sia le ghiandole eccrine hanno una struttura interna molto particolare, sono infatti caratterizzate da due tipi cellulari: le cellule secretorie e le cellule mioepiteliali.
Le cellule secretorie, come anticipa il nome stesso, sono deputate alla produzione del secreto; le cellule mioepiteliali sono cellule epiteliali specializzate, ovvero dotate di attività contrattile. Tali cellule circondano come una guaina le secretorie e grazie alla loro capacità contrattile riescono a spingere il secreto nel canale follicolare o all’esterno.
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Il sudore è importante anche per la formazione del film idrolipidico cutaneo, svolge un'azione antimicotica e antibatterica e consente l'eliminazione di sostanze tossiche (acido lattico, urea, ammoniaca e tossine). La produzione di sudore è regolata dall'ipotalamo, centro nervoso vicino ai centri dell'emotività, tanto che proprio l'emotività, l'ansia, la tensione nervosa, talvolta giocano un ruolo fondamentale nei fenomeni di sudorazione.
La secrezione prodotta dalle ghiandole sudoripare appena emessa non ha odore. Come si forma quindi il caratteristico odore sgradevole del sudore? Quando il sudore raggiunge l'epidermide la flora batterica agisce su di esso attraverso particolari enzimi in grado di digerire le sue componenti, dando luogo alla produzione di proteine e di acidi grassi liberi che sono i veri responsabili del "nostro" odore. Un'ulteriore conseguenza di questo processo è l’alterazione del pH: l'ambiente diventa meno acido e risulta in tal modo più favorevole alla proliferazione batterica.

I sistemi deodoranti:
L’utilizzo dei deodoranti è una pratica attualmente molto utilizzata che mira a mascherare gli odori corporei che si sviluppano sulla cute in seguito alle secrezioni ghiandolari ed alla proliferazione microbica.
I deodoranti attualmente vengono classificati in base alla loro funzione, tuttavia la prima pratica utile per allontanare dalla cute il cattivo odore, è data dalla detersione.
La detersione infatti permette la rimozione di residui organici presenti sulla cute e l’abbattimento della carica microbica (che comprende tutti i microrganismi e batteri).
La prima arma per sentirsi a posto tutto il giorno è la doccia al mattino; ma al fine di evitare anche la formazione di cattivi odori, bisogna usare detergenti a pH neutro (con valori pari a 7) , che prevengono la formazione di germi sulla pelle. Quindi dopo essersi lavati con cura, bisogna asciugarsi bene; solo dopo applicare il deodorante che non deve essere utilizzato sulla pelle umida.
I deodoranti possono essere dunque suddivisi in:

Antibatterici:
Gli antibatterici (Triclosan, Chlorhexedyne Digluconate, Hexamidine Diisitionate, Ethylexylglyceryn, Benzalkonio Cloruro) agiscono impedendo l'eccessiva proliferazione microbica, responsabile del cattivo dell'odore. Si usano in basse concentrazioni ed il loro utilizzo è regolamentato dalle normative cosmetiche in quanto possono alterare il naturale equilibrio della flora batterica. Alcuni esempi di battereostatici sono: argento, farnesolo ed oli essenziali tipo tea tree oil, timo, chiodi di garofano.

Antitraspiranti
Gli antitraspiranti (Sali di alluminio) agiscono come astringenti, portando ad una progressiva riduzione del diametro dei dotti escretori. In alte concentrazioni (15-20%) portano ad una riduzione della traspirazione del 40-60% Acidificano e svolgono una azione batteriostatica. I Sali di alluminio si depositano in parte nei dotti escretori e nelle cavità follicolari, limitando ed a volte impedendo la fuoriuscita del secreto stesso.
Non si deve abusare di tali deodoranti perché sono gli unici che alterano un processo fisiologico (non fanno respirare la pelle, i deodoranti sono quasi tutti antitraspiranti poiché bloccano il processo fisiologico).
Quando si gonfiano le ghiandole sotto le ascelle, consigliare un sapone sgrassante e non usare il deodorante per 4/5 giorni.

Bloccanti enzimatici

I bloccanti enzimatici - Trietilcitrato (Ribes, Ciliegia), Acido CetilCitrico (Fomes Officinalis), Etillattato - agiscono inibendo l’attività enzimatica, con conseguente riduzione della degradazione del sudore in cattivo odore.
La loro azione comporta una naturale acidificazione del pH con un effetto batteriostatico e protettivo.


Adsorbenti:Gli adsorbenti sono generalmente sostanze derivate dello zinco ad esempio come le polveri
PolveriSono le polveri come il Talco. Esso nasce nel 1878 a Firenze, nella Farmacia della Legazione Britannica, per mano di Sir Henry Roberts, un chimico (nonché farmacista) specializzato nella preparazione dei medicinali. Il Boro-Talcum è un composto unico nel suo genere, il risultato del primo esperimento di interazione tra polvere di talco e acido borico: alla prma si ascrivono potenzialità di antitraspirante e sbiancante, mentre alla seconda funzione di lenitivo e antisettico. Il composto che ne deriva ha il pregio della delicatezza e della freschezza e nel 1904 si procede ufficialmente alla registrazione del marchio e alla commercializzazione attraverso le farmacie. Il successo è subito evidente e clamoroso e nel giro di soli quattro anni dall'immissione del prodotto sul mercato, i risultati sono così soddisfacenti da spingere i titolari ad avviare la distribuzione anche attraverso le profumerie.

Nel dopoguerra, grazie al consolidamento dei metodi di produzione di tipo industriale, Boro-Talcum (questo il nome originale) si diffonde su scala sempre più ampia e la piccola ditta degli esordi si trasforma in una società per azioni, appunto Roberts & Co., che guiderà il prodotto sulle strade dell'affermazione capillare in tutto il mondo, tanto che nel 1929 otterrà da una sentenza della Corte di Cassazione, il diritto esclusivo ad utilizzare l'appellativo di Borotalco.Ormai non esistono confini, il barattolino verde fa il giro del mondo, conquista il favore degli adulti per sé e per i propri figli neonati, partecipa nel 1957 a Carosello, e associa il proprio nome al celebre slogan "Se non è Roberts non è Borotalco". Il resto è storia, storia di un prodotto entrato nelle case e nelle abitudini di intere generazioni: Borotalco è l’emblema dei profumi che addolciscono le ferite e il cuore.

Una nuvola profumata che appartiene ai ricordi della nostra infanzia. Il talco ormai da molte generazioni è un prodotto irrinunciabile nella toilette dei bambini. E non c’è famiglia italiana che non l’abbia in casa.


Il talco è una sostanza in grado di assorbire l’umidità. Diminuendo l’acqua la proliferazione microbica viene inibita; tuttavia queste sostanze hanno una grande limitazione, quando è molto caldo e la sudorazione aumenta notevolmente, il loro effetto si annulla e si forma quasi una pasta, molto fastidiosa per la pelle.


.Ma perché dia davvero beneficio bisogna, appunto, saperlo usare e va messo sulla pelle sana. Se la persona soffre d’asma, il talco, come qualsiasi altra polvere del resto, va evitato, perché potrebbe scatenare una crisi.

Chelanti
Sono sostanze che legano le molecole degli acidi grassi a catena corta (basso peso molecolare). Tale legame le rende volatili e quindi prive di odore. Alcuni esempi sono: lo zinco glicinato, l’ossido di zinco. Questi prodotti agiscono sul cattivo odore una volta che si è formato, quindi non c’è interferenza con i normali processi fisiologici.
Coprenti

Sono deodoranti che hanno come unico mezzo per contrastare il cattivo odore la presenza di sostanze profumate.
La strategia di tali deodoranti consiste nel voler coprire con una nota molto forte il cattivo odore, ma non è una delle strategie migliori, in quanto si formano dei mix odorosi nauseanti, sgradevoli.L’ ammonium alum è un cristallo translucido, costituito da Sali di alluminio (molto più leggeri degli antitraspiranti) con potere astringente e blandamente antitraspirante. Non da particolari problemi.
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FORME COSMETICHE DI DEODORANTI
Esistono varie tipologie di deodoranti, che variano non solo per la loro funzione ma anche per la loro forma cosmetica.

Possiamo trovare i deodoranti in: spray, stick, rollon, salviette.
Le formulazioni possono essere in gel, crema, emulsioni fluide e iperfluide.
Dal punto di vista igienico sono considerati “deodoranti a rischio” per l’inquinamento microbico i rollon e gli stick, in quanto se la zona di applicazione non è correttamente detersa si rischia di passare la carica microbica dal deodorante alla cute e viceversa. Inoltre quando sono a fine presentano un cambiamento di odore.
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DAC e profumi: alterazioni della pelle
Profumi e fragranze sono inseriti nella maggior parte delle composizioni dei prodotti cosmetici, al fine di renderli organoletticamente gradevoli. Essi sono tra i componenti dei prodotti cosmetici che più comunemente possono dare origine a dermatiti allergiche da contatto (10,2%), seguiti dai coloranti soprattutto quelli inseriti nelle tinture dei capelli, (6,8%), eccipienti (6,1%) e dai conservanti (4,9%).

Le sostanze contenute nei profumi che più comunemente causano dermatite allergica da contatto sono: Eugenolo, Oak moss, Balsamo del Perù, Geraniolo, Fragrance mix. Limitatamente ad alcune di queste sostanze sono disponibili statistiche rappresentative e comparabili tra loro. Da Gennaio 2001, il Sistema di sorveglianza Europea sulle allergie da contatto, supportato dall'Unione Europea, ha iniziato una raccolta di dati riguardanti i patch test, provenienti da 17 centri, dislocati in 9 Paesi Europei. Tra il 2002 e il 2003 sono stati raccolti e analizzati i risultati di 10.511 patch test. Da questi è stato possibile mettere in evidenza i più comuni allergeni: solfato di nichel (17,3%), il Balsamo del Perù (5,8%) ed i mix di fragranze (6,4%).

Negli Stati Uniti, uno studio condotto durante il 2001/2002, 4.913 pazienti sono stati testati con un studio esteso a una serie di 65 allergeni applicando tecniche standardizzate di patch test. Il Balsamo del Perù è risultato il più importante allergene che viene inserito nelle fragranze (11,6%) seguito dalle fragranze miste.Il profumo può causare macchie se lasciato sulla pelle esposta al sole; provoca effetti sensibilizzanti e fotosensibilizzanti, specie se contiene alcol o essenza di bergamotto.Gli effetti indesiderati che i profumi possono avere sulla pelle è la dermatite allergica da contatto (DAC), che è un'affezione infiammatoria cutanea superficiale a evoluzione acuta, subacuta o recidivante, che insorge per esposizione a cause esterne di natura chimica, chimico-fisica o biotica, in ambiente professionale o extraprofessionale. La DAC può insorgere.attraverso un meccanismo patogenetico di tipo irritativo cutaneo diretto (dermatite da contatto irritante), oppure di allergia mediata da cellule (dermatite allergica da contatto). E' caratterizzata da manifestazioni cutanee, desquamative e con liquido sieroso. Inizialmente localizzata nella sede d'esposizione agli agenti causali, si accompagna a prurito variabile e spesso è recidiva; quindi è dovuta a una sensibilizzazione della cute da parte di sostanze, di vario tipo chimico, che agiscono a livello immunitario.
Le sostanze che possono causare allergie alla pelle sono contenute in prodotti (e oggetti) con i quali il contatto è ripetuto, spesso quotidianamente come i cosmetici e i profumi.
La sostanza che provoca l’allergia si chiama allergene. Una volta sensibilizzati all’allergene ogni successivo contatto scatena una reazione immunitaria, visibile sulla pelle sotto forma di irritazione, prurito, arrossamento, eritema, lesioni.
Il contatto con determinate sostanze (oli minerali, olio di bergamotto o citronella), rendono la cute più sensibile all'azione lesiva dei raggi ultravioletti. Anche l'applicazione di profumi, deodoranti, dopobarba o lozioni anti-sudore prima di esporsi al sole deve essere evitata poiché potrebbe causare una reazione fototossica che, a volte, esita in pigmentazioni cutanee permanenti.
I problemi relativi ai profumi sono solitamente dovuti a reazioni di tipo chimico o di sensibilità quando il profumo viene a contatto o penetra nella pelle.


Antibiotici, antidolorifici, trattamenti ormonali e pillole anticoncezionali possono alterare il livello pH naturale del corpo che poi reagisce con i profumi.


Ecco che la profumazione è un momento importante nella produzione di un cosmetico, in quanto profumi di bassa qualità creano allergie.

Quando un cosmetico è decorativo, a dare allergia sono, oltre alla profumazione, i coloranti; ad esempio un rossetto di colore rosso acceso , per interazione con i raggi solari può determinare quella reazione di fotosensibilizzazione chiamata “Edema di Quincke”: le labbra si gonfiano e si informicolano. Bisogna ricorrere al pronto soccorso e fare un’ora di flebo di cortisonici ed antistaminici. Oltre il verificarsi delle macchie solari si può avere l’orticaria. Le lesioni tipiche dell’orticaria sono i ponfi, rilevatezze cutanee altamente prurignose dovute alla liberazione d’istamina da parte dei mastociti dermici.

Essendo i cosmetici costituiti da più di 8.000 sostanze, per sapere quali sono quelle che determinano allergie occorre fare le prove allergologiche, che possono essere per cerotto a reazione o per schiarificazione della cute.